[ anno 1084 ]
Il Guiscardo lascia Roma
Portando con se papa Gregorio VII, Roberto il Guiscardo lascia Roma.
Portando con se papa Gregorio VII, Roberto il Guiscardo lascia Roma.
Incoronazione dell’imperatore Lotario II nella basilica di San Giovanni in Laterano, officiata da papa Innocenzo II.
In seguito ai dissidi con la potente famiglia Colonna, nella notte si svolge l’avventurosa fuga di papa Eugenio IV, inseguito dalla milizia comunale: travestito da frate benedettino, sale a bordo di una barca verso Ostia, sulla quale è oggetto di una sassaiola del popolo all’altezza di San Paolo. Diretto a Pisa, si imbarca su una nave del pirata ischitano Vitellio.
A Roma muore lo storico ed umanista del Rinascimento Flavio Biondo. Fu il primo a coniare il termine “MedioEvo”.
In seguito alla morte di papa Alessandro VII, entrano in conclave altri tre cardinali.
Consacrazione pontificia in San Pietro di Pietro Francesco Orsini con il nome di Benedetto XIII. Poco adatto alla questioni politiche, commetterà l’errore di delegare con pieni poteri il cardinale Niccolò Coscia, definito dai contemporanei “furfante immatricolato”.
A San Pietro viene consacrato papa Vincenzo Antonio Ganganelli, che prende il nome di Clemente XIV. Il conclave che lo elegge era stato caratterizzato da violenti contrasti in relazione alla questione dell’Ordine dei Gesuiti, che il futuro papa promette di sopprimere.
Alla presenza di papa Gregorio XVI, del re Luigi di Baviera, di Maria Cristina di Sardegna e di numerosi nobili romani, si svolge la cerimonia per l’erezione dell’obelisco a villa Torlonia; presenti anche i cittadini romani, ai quali viene offerto da bere.
Alla presenza dei sovrani, di una folla immensa, del presidente del Consiglio Giovanni Giolitti e di 6.000 sindaci provenienti da tutta Italia, viene inaugurato il Vittoriano, monumento dedicato al primo re d’Italia Vittorio Emanuele II, in occasione dell’Esposizione Internazionale e per l’anniversario dei 50 anni dell’Unità d’Italia.
Ha luogo sul Gianicolo l’inaugurazione del monumento equestre ad Anita Garibaldi, opera dello scultore Mario Rutelli.
I romani si riversano nelle strade applaudendo i liberatori quando le truppe Alleate, procedendo da via Prenestina, entrano a Roma. Nello stesso momento il deputato socialista Bruno Buozzi ed altri 13 detenuti politici vengono fucilati a La Storta dai tedeschi.
Nell’ex prigione di via Tasso viene inaugurato il Museo della Resistenza.
Il generale Mario Roatta, ritenuto colpevole della mancata difesa di Roma nel settembre del 1943, grazie all’amnistia torna in Italia.
Ferendo Domenico Franco, Lorenzo Papi, Daniele Rossi e Gianni Amati, ignoti esplodono colpi d’arma da fuoco contro i partecipanti a piazza SS. Apostoli ad un comizio del parlamentare dell’MSI Michele Marchio. A causa dell’incomprensibile assenza della Polizia, un presidio di sinistra si scontra con i partecipanti e dai primi partono diversi colpi di pistola che colpiscono degli attivisti di destra.
“Noi protestiamo non come parte di un movimento comunista; non solo perché questo movimento internazionale non esiste, ma perché non c’è nulla in comune tra noi e chi si rende responsabile di crimini come quelli che avvengono in Cina. Protestiamo come forza democratica e socialista europea”. Con queste parole il segretario comunista Achille Occhetto a Roma prende le distanze dalla strage cinese di piazza Tienanmen.
Massimo Troisi
L’attore e regista Massimo Troisi, nato a San Giorgio a Cremano (NA) nel 1953, muore a Roma.
In San Pietro i giornalisti celebrano il loro Giubileo.
Saturnino Manfredi, notevolmente più famoso come il grande attore Nino Manfredi, muore a Roma.
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Per celebrare la ricorrenza dei 60 anni dalla liberazione di Roma si svolgono diverse mostre e manifestazioni.