[ anno 79 ]
Morte di Vespasiano
L’imperatore Vespasiano, colpito da febbre in Campania, muore.
L’imperatore Vespasiano, colpito da febbre in Campania, muore.
Dopo la resa di Roma all’imperatore Ottone I, papa Leone VIII, reinsediandosi in Laterano, convoca un Concilio nel quale depone il neo eletto Benedetto V, esiliandolo.
In quanto senatore, Carlo d’Angiò si erge a sorvegliante dei cardinali che si riuniscono in conclave al Laterano affinché non perdano tempo, dopo la morte di papa Innocenzo V.
Al fine di stabilire gli ordinamenti per la costituzione dell’Università degli Orefici, 42 orafi si riuniscono nella chiesa di Santa Lucia. Decidono anche di affittare il terreno dove sorgeva la chiesa di Sant’Eusterio per costruirvene una nuova che sia la sede dove riunirsi autonomamente, non volendo più condividere la chiesa di San Salvatore alle Coppelle con ferrari (fabbri) e sellari.
In un breve diretto all’imperatore Carlo V, papa Clemente VII lo minaccia, giustificando la sua politica anti asburgica.
Per la prima volta papa Innocenzo X organizza il “Lago di piazza Navona”, allagando la piazza. “Tutti li sabbiti e le domeniche d’agosto, s’atturava la chiavica de la funtana de mezzo de piazza Navona, e la piazza ch’era fatta a scesa, s’allagava tutta. Che bber divertimento! La mmatina ce s’annava in carozza, o in carettella. Io m’aricordo d’essece ito co’ mmì padre a sguazzà in de ll’acqua, pe’ ffa’ sciacquà le rote infangate de la carozza, quanno aritornamio da le grotte de Testaccio. La domenica, doppo pranzo poi, in un gran parco piantato sotto ar palazzo Doria, fra er portone de Sant’Agnesa [Sant’Agnese in Agone, a piazza Navona], c’era la bbanda de li pompieri che ssonava ’na mucchia de sonate p’arillegrà la ggente. Intorno a llago c’ereno ’na quantità dde cocommerari co’ le loro scalette piene de cocommeri che strillaveno: «Curete, pompieri, che vva a ffoco!» E ppoi mosciarellari, brusculinari, mandolari; regazzini che se pijaveno a spinte e sse bbuttaveno in de ll’acqua; ggente che ppe’ scherzo se la schizzaveno in faccia: urli, strilli, risate da nun dì, ecco ch’edera e’ llago de piazza Navona”. Con queste parole il poeta romano Giggi Zanazzo racconta l’evento.
Con la bolla Romanum decet pontificem, papa Innocenzo XII stabilisce rigorose norme morali compreso il divieto ai pontefici di arricchire i propri parenti, ai quali non si potrà elargire più di 12.000 scudi di rendita annuale.
L’immagine della Vergine a Santa Maria della Vittoria (in via Venti Settembre 17) viene distrutta da un incendio. La famiglia dei Torlonia commissionerà in seguito la realizzazione di una copia.
I Carabinieri devono tenere sotto controllo “non solo alla custodia degli effetti degli intervenuti, ma altresì al decente e morigerato loro contegno”: è quanto prescrive un’ordinanza comunale sui bagni fluviali.
Per ordine della Santa Inquisizione, approvato da papa Pio IX, a Bologna la Polizia dello Stato Pontificio preleva di forza all’ebreo Salomone Momolo Mortara e a sua moglie Marianna Padovani il loro sesto figlio (di otto) Edgardo, di sei anni, per essere allevato dalla Chiesa. Il motivo è che Anna Morisi, di 14 anni, cameriera cattolica della famiglia Mortara, aveva battezzato il piccolo durante una sua malattia temendo che in caso di morte sarebbe finito nel limbo: per la Chiesa il battesimo lo rende cristiano e secondo lo Stato Pontificio una famiglia ebraica non può allevare un cristiano. Avviato al sacerdozio, diventerà canonico lateranense con il nome di Pio.
L’Università Israelitica, in base ad una convenzione con l’Amministrazione Comunale, si impegna all’abbattimento dell’edificio delle Cinque Scole, ottenendo in risarcimento l’area presso lungotevere Sanzio.
Con la Legge 668 viene inaugurata la protezione delle “bellezze naturali” che si estende alle ville, ai giardini ed ai parchi che abbiano interesse storico o artistico.
Dimissioni di Vittorio Emanuele Orlando da presidente del Consiglio dei ministri. Gli subentra il radicale Francesco Saverio Nitti.
La linea ferroviaria fra Ciampino e Frascati attiva l’esercizio a trazione elettrica con una linea aerea alla tensione di 3000 V.
Viene pubblicato, inizialmente come rivista politica mensile diretta da Lucio Magri e da Rossana Rossanda, il primo numero de “Il Manifesto”. Diventerà quotidiano il 28 aprile 1971.
Il sostituto procuratore della Repubblica Mario Amato, impegnato nelle inchieste sul terrorismo di destra, viene ucciso da estremisti di destra appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). I colpevoli saranno riconosciuti in Gilberto Cavallini e Luigi Ciavardini.
A distanza di molti anni dal completamento, viene inaugurata l’estensione della linea B della metro.