[ anno 253 ]
Incoronazione ed esilio di Lucio I

Lucio I
Lucio I non fa nemmeno in tempo a salire sul trono di Pietro che è costretto all’esilio.
Lucio I
Lucio I non fa nemmeno in tempo a salire sul trono di Pietro che è costretto all’esilio.
Innocenzo IV
Ad Anagni, dopo un lungo periodo di sede vacante, il genovese Sinibaldo Fieschi viene eletto papa con il nome di Innocenzo IV.
Di ritorno a Napoli, Ladislao I lascia a guardia di Roma il fidato conte di Fondi Cristoforo Caetani, ordinando alle famiglie dei Colonna e dei Savelli di tenersi alla larga dalla città fino al suo ritorno.
Tenendo in mano una tavoletta di legno con su inciso l’ideogramma di Cristo “IHS” dentro una raggiera solare, il religioso Bernardino da Siena brucia in Campidoglio i simboli del lusso e della stregoneria.
Papa Eugenio IV viene deposto dai prelati del Concilio di Basilea in quanto eretico.
Su invito del nipote di papa Sisto IV, il cardinale Raffaele Riario, uno dei più ricchi collezionisti dell’epoca, Michelangelo arriva a Roma.
Dal Codice Urbinate latino: “L’altra notte alcuni romaneschi della setta di Bacco, per spaventar molti contadini che aspettavano in profondo sonno il giorno, prostrati a’ piedi delle scale dell’Aracoeli, spiccarono di lassù una botte con dentro alcuni sassi, la quale tanto presto rotolando sopraggiunse quelli sonnolenti, che un di loro restò morto et altri stroppiati et feriti, alla quale bestialità sarà senza dubbio dato castigo irreprensibile”.
Il diarista Giacinto Gigli racconta che, dopo la morte di una sua zia monaca di 76 anni, nei giorni successivi diventò nel corpo “bellissima come una giovanetta di 14 Anni”, anziché disfarsi, anche a causa della stagione caldissima. Le consorelle ne conserveranno gli abiti, attribuendo loro poteri miracolosi.
Il matrimonio del conte Filippo Ernesto di Hohenloe viene annullato da un breve di papa Clemente XI. La motivazione? La sposa è eretica.
Il giornale “L’avenir” fondato dall’abate francese Felicité de Lamennais, colpevole di difendere le tesi sulla separazione dello Stato dalla Chiesa, viene condannato dall’enciclica Singulari emanata da papa Gregorio XVI.
La costruzione e l’esercizio di un impianto elettrico municipale viene deliberato dal Consiglio Comunale di Roma: dovrà provvedere all’illuminazione pubblica, a quella dei locali municipali e alla fornitura per la vendita ai privati.
Vengono varate le nuove Norme Igieniche.
Il sindaco Giannetto Valli si dimette.
Leonardo Bucciglioni e Renato e Claudio Cianca fanno scoppiare una bomba ad orologeria, progettata per non arrecare danni, nel portico della basilica di San Pietro: l’obiettivo è il Vaticano, accusato di favorire il regime fascista.
A Pietro Badoglio, conquistatore dell’Etiopia, viene conferita la cittadinanza onoraria di Roma.
A Roma il socialista Giuseppe Saragat viene designato alla presidenza dell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, l’organo legislativo preposto alla stesura della Costituzione per la neonata Repubblica Italiana.
A villa Aldobrandini ha luogo un “trattenimento per i più piccoli” a cui partecipano addirittura Alberto Sordi, Stan Laurel ed Oliver Hardy. L’incasso sarà di 199.500 Lire, devoluto per la costruzione del villaggio San Francesco ad Acilia. Stanlio e Ollio, a Roma per un tour promozionale, saranno ricevuti addirittura da papa Pio XII.
Con il compito di elaborare un nuovo Piano Regolatore, il Consiglio Comunale nomina una commissione di 90 membri e un comitato di elaborazione tecnica.
Il compromesso storico “almeno per il prossimo futuro, è morto” e, intervenendo opportunamente, “se si fosse riusciti a convincere i socialisti a rivestire un ruolo di Governo, come avevano fatto negli anni Sessanta, si sarebbe dato il colpo di grazia al compromesso storico”. Queste le parole pronunciate dal democristiano Amintore Fanfani all’ambasciatore americano Richard Gardner durante una cena a villa Taverna.