[ anno 1417 ]
Dimissioni di Benedetto XIII
L’antipapa Benedetto XIII viene dichiarato decaduto dal Concilio di Costanza e si rifugia a Valencia, presso il castello di Peniscola, rifiutandosi però di abdicare.
L’antipapa Benedetto XIII viene dichiarato decaduto dal Concilio di Costanza e si rifugia a Valencia, presso il castello di Peniscola, rifiutandosi però di abdicare.
Malgrado il deplorevole Sacco della città da parte dei Lanzichenecchi sia avvenuto su suo ordine, l’imperatore Carlo V invia una lettera ai romani nella quale si rammarica per la tragedia che li ha colpiti, promettendo di restaurare la magnificenza di Roma.
Geremia Isacchini, superiore dei frati Teatini, denuncia a papa Paolo IV le orge del cardinale Carlo Carafa.
In visita a Roma, un rappresentante del monastero di Santa Caterina (attualmente il più antico monastero cristiano ancora esistente) nella regione del Sinai, in Egitto, presta obbedienza a papa Paolo V.
Per intercessione di papa Urbano VIII, il frate, filosofo e teologo Tommaso Campanella viene scarcerato nell’ambito delle accuse per eresia; diventa consultore astronomico del pontefice, al quale dedica il suo libro “De fato”.
Un profondo malcontento popolare si solleva a causa del rinnovo della gabella sulla macina.
Giacinto Gigli racconta di una epidemia che si diffonde a Roma: “Incominciò in questo tempo ad ammalarsi gran parte del Popolo, e molti morivano di febbre maligna; et da quelli che furno aperti doppo morte, fu osservato che havevano dentro un verme vivo, il quale non moriva se bene si toccava con la Therica [o Triaca, una sorta di diffusissimo antibiotico naturale formato da veleno di vipera e 57 erbe diverse], ma solamento moriva toccandosi con il vino, onde pareva, che si creassero dall’acqua che si beveva. Per questo i Medici non levavano alli Ammalati il vino, ma gli facevano bere l’acqua bene invinata”.
Su Roma si abbatte un’eccezionale grandinata a cui segue una devastante invasione di insetti. Così la descrive il cronista Giacinto Gigli: “fu grandine grossissima più delle palle di balestra, che in molti luoghi destrusse le Vigne et l’Uva. Erano parimente distrutti li campi, et le Vigne di Roma, et de’ Luoghi vicini dalli Grilli, e Locuste, le quali consumanvano ogni cosa, et non lasciavano pur un filo di Herba, ne una foglia di Vite, et erano così folte che pareva che fusse una perpetua grandine, et toglievano la vista del sole, et percotevano nella faccia, che non si poteva praticare. Non mangiavano l’Uva, ma rosicavano talmente i tronchi, che l’Uva cadeva in terra così acerba, che si poteva raccogliere con le pale”.
A Zagarolo, vicino Roma, il duca Rospigliosi mette una taglia di 20 scudi a favore di chi riuscirà ad uccidere il drago che infesta la zona. Ma la caccia finisce nel ridicolo: il presunto drago si rivela essere un cinghiale ferito alle zampe posteriori che, trascinandosi su quelle anteriori, lascia le strane orme che avevano fatto pensare ad una fantasiosa creatura.
Nell’ambito della battaglia al Lotto nello Stato Pontificio, il giurista Girolamo Ercoli pubblica lo scritto “Del giuoco del Lotto, che sia degno d’esser da per tutto proibito, e che giustamente sia stato proibito sotto pena di scomunica con ispecial bolla da Benedetto XIII in Roma et in tutto lo Stato Ecclesiastico”.
La pratica dei riti orientali viene riconosciuta, obbligando i missionari al loro rispetto senza imporre la liturgia romana: è quanto determinato tramite la bolla Allatae sunt emessa da papa Benedetto XIV.
Stanziando 3.000 scudi per i lavori, papa Leone XII finanzia il trasferimento dell’Accademia dei Lincei da Palazzo Ginnasi ad una nuova sede.
In occasione della festa di Sant’Anna, alla presenza della nobiltà e del popolo, si svolge la cerimonia per l’erezione del secondo obelisco di Villa Torlonia, dedicato ad Anna Maria, moglie di Giovanni Torlonia.
La Galleria d’Arte Moderna a Roma viene istituita tramite un Regio Decreto, malgrado sia ancora priva di una collezione o di una sede. Infatti viene provvisoriamente collocata presso il Palazzo delle Esposizioni.
Con un Regio Decreto viene istituito a Roma il Liceo Mamiani.
La Società delle Tramvie E Ferrovie Elettriche di Roma (STEFER) acquisisce dalla Società Elettro Ferroviaria Italiana (SEFI) la ferrovia Roma – Ostia – Lido. La linea avrà un ruolo fondamentale nella crescita di Ostia e del litorale romano, diventando il mezzo di trasporto più utilizzato dai romani che si recano al mare.
Dopo la caduta del Fascismo hanno luogo diverse manifestazioni popolari.
Il democristiano Alcide De Gasperi rassegna le dimissioni ma viene incaricato della formazione dell’ennesimo Governo.
Il democristiano Fernando Tambroni si dimette e subentra un nuovo Governo di Amintore Fanfani, dello stesso partito.
L’elettricista Vincenzo Mazza, intervenuto a Campo de’ Fiori per sedare la lite tra una donna e suo marito, viene accidentalmente colpito con una coltellata da quest’ultimo e resta ucciso. L’assassino è l’attore Claudio Volontè, fratello del ben più celebre Gian Maria. Dopo 10 giorni di latitanza si consegnerà alla Giustizia per poi suicidersi in carcere il 16 settembre successivo.
Una eccezionale ondata di calore investe anche Roma, in cui si raggiunge la temperatura di 37°C.
Sonia Zottola, una donna di 32 anni, muore precipitando dall’11° piano del palazzo di via Paola Drigo 6, al Laurentino 38: la porta dell’ascensore si apre ma non si rende contro che dietro c’è il vuoto e si schianta dopo un volo di 40 metri.